Il Centro militare veterinario (CEMIVET)

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Sugli spazi di una tenuta di caccia dei Lorena di circa 4500 ettari, lo Stato italiano dopo l’Unità insediò una struttura militare per allevare e addestrare cavalli destinati all’esercito. L’istituzione ufficiale avvenne nel novembre 1870. A distanza di un secolo e mezzo, seppure trasformato nelle funzioni e nel nome, il “Centro Militare Veterinario” rimane una delle maggiori peculiarità della Maremma grossetana. La storia di questo complesso è fissata nelle architetture e nei monumenti, in molti oggetti esposti per ora in modo non ordinato ma tali da rappresentare una testimonianza interessante. Viva ed efficiente è la scuola di mascalcia, trasferita nel centro grossetano da alcuni anni, che conserva negli strumenti e nelle competenze del maestro il tradizionale mestiere della ferratura degli equini. Attualmente l’addestramento dei cani è l’altra singolarità ed eccellenza.

Durante la Grande guerra da qui partirono per il fronte cavalli e muli per le operazioni belliche. L’impiego di animali tra 1915 e 1918 è una delle peculiarità sia rispetto al sistema dei trasporti dell’epoca, sia rispetto alla configurazione delle zone di guerra. Spiccano tra gli oggetti conservati al CEMIVET le cassette per la ferratura in montagna, strumenti per la veterinaria, immagini fotografiche di animali nei teatri di guerra. Rilevante è anche l’interesse del comando per il valore memoriale del Centro.